lunedì 27 febbraio 2012

Amore statistico



Si dice che il benessere di una nazione si misuri anche dalla sua economia, e che le fondamenta economiche vengano rilevate dai dati statistici. La gloriosa repubblica del nord corea nasconderebbe le sue difficoltà non divulgando i dati sulla sua salute così da lasciare che le stime vengano fatte dalla propaganda capitalista straniera per esempio speculando su presunte crisi e su carenze alimentari, per questi signori qui la ricchezza procapite nel 2009 sarebbe calata del 15% rispetto a quella del 1995.
Queste non sono nient’altro che falsità, non solo l’economia nordcoreana è la più avanzata d’asia e gode di un ottimo vigore ma la repubblica democratica e popolare ha un efficiente apparato di analisi statistica e divulga tutti i dati necessari.
Per esempio il governo il 25 Gennaio ha emesso il seguente comunicato ufficiale: Il Pil è cresciuto di 1.2 volte per i primi 20 giorni di gennaio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo è il risultato del massimo picchio di spinta indotto dai salari dei lavoratori di tutto il paese dal primo giorno di quest’anno dopo aver ricevuto l’entusiasmo dalla chiamata dal comitato centrale del partito dei lavoratori….
Nello stesso periodo il ministero dell’industria leggera ha incrementato la produzione di 1.2 volte…
Il ministero dell’industria del carbone ha prodotto 12.000 tonnellate in più dell’obbiettivo previsto per i primi 20 giorni dell’anno…
Le stazioni forestali hanno incrementato la produzione del legno…”
Come? Che razza di statistiche sono queste? Dite che con a malapena qualche percentuale senza precisare da come è composta la base non servono a nulla? Che senza serie storiche non servono a nulla? Che senza informazioni di come viene rilevato e delle componenti aggregati del pil quei dati non sono credibili?
Non saranno affidabili per i sporchi americani ma per i coreani che vogliono sentirsi ogni mattina “Va tutto bene madama la marchesa!” questi comunicati sono più che sufficienti.

mercoledì 22 febbraio 2012

Anteprima



Stato: Repubblica Democratica Popolare di Corea 
Capitale: Pyongyang
Popolazione: 24.052.000 abitanti (censimento 2008)
Superfice: 120.540 Km2
Pil annuo in PPP: 40 miliardi $ (stimato)
Reddito procapite in PPP: 1.800 $ (stimato)
Lingua: Coreano
Data di fondazione: 9 settembre 1948

Sistema politico: Democrazia Parlamentare
A dispetto di tutte le malignità la Corea del Nord è democrazia parlamentare come dice il nome, se fosse una dittatura, ci sarebbe scritto dittatura, ma dato che nel preambolo della costituzione è scritto che è una repubblica democratica popolare allora vuol dire che è una democrazia. Il potere legislativo è nelle mani della Suprema Assemblea del Popolo, organo multipartitico composta da 687 membri eletti democraticamente ogni 5 anni e guidata dalla coalizione del Fronte della Patria che occupa attualmente 674 seggi. Il Fronte della Patria ha il compito prima di ogni elezione di stilare la lista dei candidati di tutta l’assemblea risparmiando anche il lavoro di competenza ai movimenti indipendenti. Attualmente il Partito dei Lavoratori occupa 601 seggi. Pertanto la corea del nord riunisce la pluralità dei partiti all’assenza dell’opposizione virus tipicamente occidentale e capitalista che contrasta con l’armonia e la pace socialista del popolo nord coreano che è sempre perfettamente in sintonia con i provvedimenti della leadership. Il presidente della Suprema Assemblea è Kim Yong Nam.
 
Presidente: Kim Il Sung
Presidente fino al 1994 anno della morte a interim fino al 1998 il Grande Leader anche dopo la mummificazione dall’aldilà continua a governare stabilmente il paese tramite emendamento costituzionale dal 1998 come Presidente Eterno, unico caso al mondo possibile solo nel glorioso paese socialista.

Primo Ministro: Choe Yong Rim

Supremo Comandante delle forze Armate: Kim Jong Un
Il supremo leader comandante delle forze armate e Segretario del Partito dei Lavoratori, capo della Commissione Nazionale della Difesa è di fatto il titolare del potere esecutivo e guida indiscussa del paese.

Religione: Juche
Da una geniale invenzione del Grande Leader accanto alle piccole e a malapena tollerate minoranze religiose simbolo della minaccia capitalista imperante (comunità cristiane, buddiste, scintoiste, cheondoiste, sciamaniche), la Corea del Nord ha saputo sottometterle a una dottrina che unisce l’ateismo di stato imposto dall’ideologia socialista alla divinità del Grande Leader riconosciuta da ogni suddito.
Originamente pensata per rendere il paese autosufficiente mettendo il coreano al centro, ha finito per mettere il Grande Leader al centro di ogni funzione religiosa sia in vita che dopo la morte.
Ogni scelta del governo che ha a che fare con la riduzione in povertà in nome dell’autarchia, dell’indipendenza  e della sovranità dello stato contro la prepotenza americana, ogni decisione di togliere cibo ai sudditi per investirlo in test atomici è presa in conformità del vangelo scritto e inventato da questo straordinario condottiero e sviluppato dai suoi successori o da chi per loro.

Vediamo pertanto di conoscere meglio la Corea del Nord senza i paraocchi della propaganda imperialista e sionista.