Si dice che il benessere di una
nazione si misuri anche dalla sua economia, e che le fondamenta economiche
vengano rilevate dai dati statistici. La gloriosa repubblica del nord corea
nasconderebbe le sue difficoltà non divulgando i dati sulla sua salute così da lasciare che le stime vengano fatte dalla propaganda
capitalista straniera per
esempio speculando su presunte crisi e su carenze alimentari, per questi
signori qui
la ricchezza procapite nel 2009 sarebbe calata del 15% rispetto a quella del
1995.
Queste non sono nient’altro che
falsità, non solo l’economia nordcoreana è la più avanzata d’asia e gode di un ottimo vigore ma la repubblica democratica e popolare ha un efficiente apparato di analisi statistica e
divulga tutti i dati necessari.
Per esempio il governo il 25
Gennaio ha emesso il seguente comunicato ufficiale:
Il Pil è cresciuto di 1.2 volte per i primi 20 giorni di gennaio rispetto allo
stesso periodo dell’anno scorso. Questo è il risultato del massimo picchio di
spinta indotto dai salari dei lavoratori di tutto il paese dal primo giorno di
quest’anno dopo aver ricevuto l’entusiasmo dalla chiamata dal comitato centrale
del partito dei lavoratori….
Nello stesso periodo il
ministero dell’industria leggera ha incrementato la produzione di 1.2 volte…
Il ministero dell’industria del
carbone ha prodotto 12.000 tonnellate in più dell’obbiettivo previsto per i
primi 20 giorni dell’anno…
Le stazioni forestali hanno
incrementato la produzione del legno…”
Come? Che razza di statistiche
sono queste? Dite che con a malapena qualche percentuale senza precisare da
come è composta la base non servono a nulla? Che senza serie storiche non
servono a nulla? Che senza informazioni di come viene rilevato e delle
componenti aggregati del pil quei dati non sono credibili?
Non saranno affidabili per i
sporchi americani ma per i coreani che vogliono sentirsi ogni mattina “Va tutto
bene madama la marchesa!” questi comunicati sono più che sufficienti.