Nell'intervista
del 2003 rilasciata in occasione dell'uscita del suo libro su Dossier Corea Geri Morellini risponde
alla domanda sui giocatori della nazionale nord coreana del 1966 in questo
modo:
"In
realtà quei giocatori hanno poi perso malamente la partita successiva e il
grande leader di allora, Kim Il Sung (il padre dell’attuale dittatore Kim Jong
Il) attribuì a quei festeggiamenti la sconfitta. Il più famoso di loro, Pak Tu
Ik, secondo la testimonianza di un prigioniero dei campi di concentramento che
è riuscito a fuggire, nel 1997 era ancora nel campo di prigionia di Yodok, 90 km
dalla capitale Pyongyang."
E'
una bufala.
Pak
Doo Ik (non Pak Tu Ik) l'autore del goal che diede la vittoria alla Corea del
Nord contro l'Italia è stato allenatore
della nazionale olimpica nel 1976. Non poteva essere in un campo di
concentramento tra il 1966 e il 1997, dalle testimonianze del lager di Yodok
i prigionieri sono in lotta ogni giorno contro la fame, non hanno alcun tipo di
svago, figuriamoci se possono allenare una nazionale di calcio.
Ma
a conferma di questo la BBC ha prodotto un anno prima dell'uscita del libro di
Morellini un filmato prodotto dopo una strenua trattativa con il governo nord
coreano in cui hanno invitato i giocatori della nazionale del 1966 a una
rimpatriata a Middlesbrough, nello stadio in cui compirono la famosa impresa
contro l'Italia. Il documentario che narra l’attuale vita dei giocatori
fornisce anche documenti inediti, filmati, foto e articoli di giornale da
repertorio che dimostrano che per questo caso i rumors provenenti dalla corea
del sud fossero totalmente infondati, sarebbe bene che come nel caso del cuoco che prepara il sushi, si prendesse nota.